Ma quando è utile sottoporsi a peeling chimico e che risultati si ottengono? Ci sono effetti collaterali?
Il peeling viso utilizza vari acidi (acido salicilico, acido piruvico, acido mandelico, acido glicolico) e sostanze schiarenti per ringiovanire la cute e si utilizza per:
- attenuare o eliminare macchie della pelle, lentigo senili o altre discromie;
- trattare melasma;
- attenuare rughe sottili;
- ridurre pori dilatati;
- riequilibrare la secrezione sebacea;
- attenuare cicatrici (anche provocate da acne).
Il peeling chimico è un trattamento poco invasivo, ha un elevato effetto terapeutico e la pelle torna velocemente ad avere un normale aspetto.
"To peel" in lingua inglese significa sbucciare.
Il peeling può essere superficiale, medio o profondo (a seconda della profondità di azione).
Frequentemente il paziente si sottopone a peeling superficiale o medio. Questi trattamenti riescono a dare ottimi risultati con una invasività minore e il paziente li preferisce.
Ma la scelta del tipo di peeling deve considerare alcuni fattori:
- tipo di cute;
- fototipo;
- caratteristiche e profondità delle lesioni istologiche.
Negli anni si sono sviluppati trattamenti mirati alla correzione di uno specifico inestetismo riducendo al minimo anche il rischio di effetti collaterali.
Cosa succede quando trattiamo il volto con acidi?
Peeling superficiale
Gli acidi che vengono utilizzati posseggono una minore invasività, rimuovono le cellule morte superficiali e una stimolano il ricambio cellulare. La pelle avrà un aspetto luminoso ed fresco.
Peeling medio
Si utilizzano acidi che agiscono rimuovendo strati più o meno profondi della cute. In questo caso si avrà una stimolazione maggiore della formazione di nuove cellule ma anche un ritorno più lento ad una condizione normale della pelle. Esiste inoltre, rispetto ad un peeling superficiale, un rischio superiore di esiti cicatriziali.
Dott.ssa Maddalena Ballio, Specialista in trattamenti estetici di peeling viso a Milano, Monza, Lissone e Settala
