martedì 9 maggio 2017

Il laser in medicina estetica, la sua evoluzione

La tecnologia del LASER, impiegato in medicina estetica, si evolve per diventare più efficiente.

Il LASER è una delle ultime scoperte della medicina estetica, una tecnica che permette di ottenere un effetto di ringiovanimento e di peeling della pelle.

Il primo laser, presentato anni fa sul mercato, è stato il CO2 RESURFACING. Si trattava di un trattamento ablativo con effetto peeling, atto alla stimolazione delle fibre di collagene della cute.
Con la sua potenza, e sfruttando un raggio energetico, originato dall'attivazione di molecole di anidride carbonica, questo strumento produceva un effetto sia peeling che lifting, stimolando le fibre del collagene della pelle. Il risultato era ottimo, soprattutto sulle piccole rughe che scomparivano totalmente, levigando, e in parte attenuando, anche quelle più profonde e le cicatrici da acne.

Non poteva però essere usato su tutte le zone del corpo, ma restava limitato al viso, escludendo totalmente la sua applicazione, per esempio, al collo (una delle zone maggiormente soggetta a precoce invecchiamento) e, essendo doloroso, prima del trattamento richiedeva una forte sedazione.

La tecnologia medica ed estetica giunge quindi al perfezionamento di questo strumento con l’avvento sul mercato del LASER CO2 FRAZIONATO, chiara evoluzione del precedente, in quanto applicabile su tutte le parti del corpo, quasi indolore, e decisamente meno invasivo, se si pensa che, mentre con il CO2 RESURFACING la pelle tornava ad essere perfetta in due mesi, con il LASER CO2 FRAZIONATO i tempi di recupero si riducono a 4/6 giorni.

Gli effetti sono i medesimi del precedente laser, ma i risultati si ottengono in 4 sedute durante le quali l’energia si concentra in tanti piccoli puntini, la cui distanza tra questi può essere regolata, in modo che la cute, tra un puntino e l’altro, non si surriscaldi, rimanendo integra: più la pelle assorbe energia, più l’effetto è ablativo.

In questo modo il risultato finale può essere di ringiovanimento, di lifting o di un giusto compromesso tra i due.

Il paziente si reca in studio con la pelle già preparata (un’ora prima del trattamento si comincia ad applicare sulla zona una pomata anestetica, ripetendo quest’ultima operazione ogni quarto d’ora) e si sottopone a uno o due passaggi di questo laser fino a coprire tutta la zona richiesta.

L’effetto lifting avviene solo all'interno di questi micro puntini che, più vengono ravvicinati, più intenso è l’effetto ablativo, con brevissimi tempi di guarigione.

Il disagio post operatorio del LASER CO2 FRAZIONATO consiste in un lieve rossore il giorno del trattamento stesso, copribile con normale makeup.

I due giorni successivi il lieve rossore è accompagnato anche da un moderato gonfiore circoscritto alle palpebre e alle labbra, che scompare nel giro di pochi giorni.

E’ sconsigliata l’esposizione al sole senza un’adeguata crema protettiva nella settimana successiva il trattamento.

I puntini in rilievo scompaiono da soli o con l’aiuto di uno scrub in quinta giornata.

La pelle rimane completamente integra e può essere lavata e truccata come solito usando magari un correttore più compatto. Sono necessarie tre o quattro sedute per ottenere un effetto più che soddisfacente.

Le zone maggiormente richieste per i trattamenti estetici con il LASER CO2 FRAZIONATO sono volto, il collo, il decolletè, le mani, la regione attorno all'ombelico e i gomiti.



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